Al “Napoli Teatro Festival” è tempo di “SportOpera”: incontro Patrizio Oliva – Sparviero

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Per la sezione SportOpera del Napoli Teatro Festival Italia, curata da Claudio Di Palma e organizzata da Vesuvioteatro.org, venerdì 16 giugno nell’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, si è svolto l’incontro con Franco Ruffini, storico e critico teatrale, che nel suo saggio Teatro e boxe ha analizzato il corpo del pugile come fonte di ispirazione artistica per grandi personalità del teatro contemporaneo. A seguire, l’incontro Patrizio Oliva – Sparviero con Patrizio Oliva e Fabio Rocco Oliva, e le letture di Vincenzo Nemolato. La scrittura di Fabio Rocco Oliva, nipote del boxer, elabora il ritratto di un campione, restituendo l’eleganza dell’anima di chi sul ring ha portato sentimenti e passione, amore per lo sport e rispetto per l’avversario, pratiche non solo sportive, ma soprattutto di vita. Patrizio Oliva, sin da bambino si allena da solo sul balcone di casa, rubando i segreti dei campioni in tv, finché a undici entra finalmente nella palestra Fulgor. Nello scantinato assimila i fondamentali di uno sport duro e leale, dove l’intelligenza vale più della forza e il rispetto è la prima regola.
Nell’aula di Gipsoteca dell’Accademia di Belle Arti, il debutto di Spoglia Toy (, uno spettacolo di Luciano Melchionna, scritto da Giovanni Franci e dallo stesso Melchionna, con Raffaele Ausiello, Lorenzo Balducci, Orazio Caputo, Mauro F. Cardinali, Adelaide Di Bitonto, Gennaro Di Colandrea, Emanuele Gabrieli, Sebastiano Gavasso, Pierre Jacquemin, Gianluca Merolli, Fabrizio Nevola, Marcello Paesano, Agostino Pannone; i costumi sono di Milla; le scene di Chiara Carnevale; le musiche di Riccardo Regoli. Lo spettacolo si avvale delle installazioni fotografiche di Mario Pellegrino e della consulenza sportiva di Sebastiano Gavasso. Undici monologhi per realizzare un coro assonante: in scena undici storie di calciatori/toys, oggi inconsapevoli mostri, che scelgono il gioco del calcio come gesto di libertà, ma si ritrovano a fare i conti con un gioco tutt’altro che leale, come la vita. “Il calcio è in realtà una meravigliosa condanna come il teatro, sottolina Melchionna”. Il pubblico sarà guidato tra docce, sudore, calzini, bagnoschiuma, shampoo e creme per il viso, armadietti mezzi rotti, panche consumate e traballanti, da un inquietante “angelo” avulso da quel contesto eppure arbitro d’anime. E si ritroverà in un luogo in genere nascosto ad occhi indiscreti, dove lo sport è vissuto nella sua dimensione più intima: in quegli ‘spoglia-toy’, dove l’allenatore incita uomini-giocattolo, oggetti che servono soprattutto al divertimento altrui.
Chiusura della serata di eventi il concerto-reading Serata Blueswing – Dentro i secondi di Franco Esposito e Dario Torromeo, con Antonello Cossia e con Bruno Belardi (contrabbasso), Stefano Costanzo (batteria), Dario De Luca (chitarra), Ciro Riccardi (tromba), Massimiliano Sacchi (clarinetti); l’ensemble si è esibita in concerto interagendo con attori che si succedono nella proposta di narrazioni tra letteratura e sport.