Città rifugio, il comune di Napoli attiva la rete per l’accoglienza di chi scappa dalla guerra

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IMMAGINI DI ANTONIO COSCIONE

Iscrizioni gratuite nelle Università federico II e Orientale di Napoli per i profughi costretti, a causa della guerra, a lasciare il proprio paese d’origine senza terminare gli studi. L’ospedale Santobono, la fondazione Posillipo e l’Ospedale evangelico Villa Betania forniranno le cure ai minorenni che soffrono di patologie, con la possibilità di ospitare i familiari. La Comunità di sant’egidio, la Chiesa Valdese e la chiesa metodista di Napoli si impegneranno per facilitare l’inserimento nella società dei richiedenti asilo. Sono solo alcune delle attività che saranno messe in campo dai partner del comune di Napoli per la creazione della rete di accoglienza Città rifugio. Oltre a palazzo san giacomo sono 10 in tutto i soggetti che hanno firmato con il sindaco di Napoli per dare vita ad un progetto dal rilevante peso sociale e politico