Clan Zagaria: con i boss in carcere le mogli pagavano stipendi ad affiliati

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Beatrice, Francesca, Tiziana e Patrizia: il patrimonio enorme accumulato dal boss Zagaria era nelle mani delle mogli dei fratelli del capoclan dei Casalesi.
Francesca Linetti, la moglie di uno dei fratelli Zagaria, Pasquale, percepiva circa 3.500 euro al mese, ma lo stipendio poteva scendere anche a 1.500 euro.
Non mancavano dunque liti fra cognate, per accaparrarsi lo stipendio più alto.
Si era trasferita da Parma a Casapesenna, la Linetti, cognata del boss. E nel comune ex «feudo» del boss in provincia di Caserta, è stata arrestata questa mattina dagli uomini della Dia, coordinati da Giuseppe Linares.
Le indagini dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Napoli si sono basate su accertamenti patrimoniali, intercettazioni e dichiarazioni di collaboratori.
Questa mattina, la Dia di Napoli e del nucleo investigativo centrale della polizia penitenziaria inoltre hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Napoli nei confronti anche della sorella del camorrista, Beatrice Zagaria.
Agli arresti anche Tiziana Piccolo, moglie di Carmine Zagaria, un altro fratello di Michele, l’unico uscito dal carcere di recente e attualmente sottoposto alla sorveglianza speciale a San Marcellino. E poi, in manette anche Patrizia Martino, moglie di Antonio Zagaria.
Le donne sono gravemente indiziate del delitto di ricettazione aggravata dall’aver ottenuto i beni perché destinatarie di risorse dell’organizzazione riservate al clan, riservate al pagamento dello “stipendio” mensile agli affiliati.