Dal Vietnam alla strage di Marcinelle, le foto di Ciccio Jovane diventano materia di studio

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Una giornata dedicata a Francesco “Ciccio” Jovane, fotoreporter che tra gli anni Cinquanta e Sessanta ha documentato con i suoi scatti molti eventi internazionali. Con la sua macchina fotografica, ha fermato le immagini di guerre, come quella del Vietnam, o a Marcinelle, in Belgio, quando nella miniera di carbone morirono molti italiani. A Villa Lanzara del Balzo di Sarno, in provincia di Salerno, una giornata di studi dal titolo “Istinto e creatività: Francesco Jovane, fotoreporter”, ha consentito di conoscere il suo archivio fotografico. Jovane è stato anche tra i primi, in Italia, a realizzare reportage della rivoluzione di ottobre in Ungheria e del periodo della dittatura franchista, a Madrid, in Spagna. Lo scopo della manifestazione è stato quello di accendere i riflettori sulla vasta produzione del fotoreporter di Nocera Inferiore e sensibilizzare enti pubblici e privati a sostenere il lavoro di messa in sicurezza, restauro, catalogazione e digitalizzazione dell’archivio. L’evento, organizzato e promosso dall’associazione culturale Il Didrammo/Mudif (Museo didattico della fotografia), in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Sarno, rientra nell’ambito delle attività relative al progetto Archivio Aperto al Museo, per la valorizzazione dei fondi fotografici dell’Archivio Storico del Mudif, e ha l’obiettivo di presentare i beni di particolare valore conservati nell’archivio del museo. “Francesco, Ciccio per gli amici – ricorda Ciro Fusco fotoreporter dell’Ansa – è stato per tutti noi un maestro. Tra i primi ad evolvere il ruolo del fotografo da semplice conoscitore della tecnica di ripresa e di stampa da mettere al servizio del collega redattore a fotoreporter capace di imporre la sua lettura , attraverso le immagini, degli eventi di cui era testimone”. Alla manifestazione hanno partecipato, tra gli altri, Pino Aprile (già condirettore di Oggi), Paolo Occhipinti (direttore di Oggi), Piero Marrazzo (inviato della Rai e figlio di Giò, con il quale Jovane collaborò a lungo) e Maria Antonella Fusco (Direttore dell’Istituto Centrale per la Grafica del Mibact), insieme ai figli Stefania, Massimo e Alessandro.