Il crepuscolo delle Gallerie di Napoli, da vanto dell’architettura a esempio di degrado

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Napoli, città ricca d’arte di ogni forma e colore, dove ogni angolo regala emozioni e frammenti di storia. Una storia spesso dimenticata della quale le uniche parole leggibili sono degrado e sconforto.

Questo è il caso di due dei maggiori esempi architettonici che simboleggiano la città partenopea, la Galleria Umberto I e la Galleria Principe.

Geograficamente distanti, ma architettonicamente analoghe. Sormontate entrambe da maestose coperture in ferro e vetro, celano, oggi, tra le loro decorazioni in stucco tipicamente ottocentesche, decadenza ed abbandono.

Negli ultimi anni, queste sono state al centro di molte questioni che hanno perciò indignato il popolo napoletano.

La Galleria Umberto I, ubicata nel cuore pulsante della via dello shopping, era un tempo considerata il più antico salotto di Napoli e luogo di incontro dei principali uomini illustri; un vero e proprio tempio della mondanità.

Ora, un accumulo di impalcature che ostruisce a cittadini e turisti la vista delle maestose decorazioni presenti al suo interno. Un interno ove l’armonia viene continuamente intaccata dalla mala amministrazione e provocata dai ragazzini che durante la notte fanno dei mosaici pavimentali un campo da calcio.

Poco distante e più nascosta è l’altra, la Galleria Principe, definita da alcuni “sorella minore di quella dedicata al Re Umberto I”.

Ciò nonostante, occupa un posto di grande rilievo nel cosiddetto quadrilatero dell’arte, abbracciato dal Conservatorio di San Pietro a Majella, dall’Accademia di Belle Arti e dal Museo Archeologico.

Fu costruita verso la fine dell’ottocento con l’idea di farne una galleria commerciale ed esaltare la nobiltà del Principe; una nobiltà andata sempre più in frantumi.

Lasciata, infatti, per anni in uno stato di completo abbandono, dove gli intonaci staccati, bassorilievi e statue, lasciati qua e là, facevano da sfondo a quella oramai dimenticata galleria. Un vero e proprio tunnel claudicante, oltraggiato dalla trascuratezza e divenuto un centro di riparo per senzatetto.

Quest’oggi, con un numero discreto di operazioni di restauro al suo seguito, la Galleria Principe sembra essere rinata e molti sono i progetti futuri previsti dal Comune di Napoli per ridare a questo luogo quella dignità rimasta seppellita per anni.