Il ricordo di Siani a trent’anni dalla morte. Lavoro e tutele per continuare la lotta a tutte le criminalità

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Nelle parole di Carmela, vedova di Giuseppe Veropalumbo, ucciso nel Capodanno 2007 da un proiettile vagante, il senso del trentennale dall’omicidio di Giancarlo Siani, il giovane cronista del Mattino che dedicò il suo impegno a combattere con la narrazione le attività criminali della Camorra. Il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha partecipato alla commemorazione nel Municipio di Torre Annunziata, dove Siani svolse il suo lavoro denunciando i clan locali. Il dibattito si è incentrato sulla richiesta di estensione della tutela delle vittime innocenti delle mafie anche a quelle della criminalità comune. In un contesto lavorativo disgregato Orlando ha ricordato il precariato di Siani, parlando del lavoro come strumento di lotta alla camorra.

Questa mattina la consueta deposizione di una corona di fiori nel quartiere Vomero, sulle rampe dedicate al giornalista, che fu ucciso a pochi metri di distanza. Ascoltiamo il fratello Paolo, presidente della Fondazione Polis, e il sindaco Luigi De Magistris.