Napoli, blitz anti racket dei carabinieri: decapitato il clan Moccia

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I carabinieri della compagnia di Casoria hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa su richiesta della direzione distrettuale antimafia di Napoli arrestando sette soggetti ritenuti appartenenti al clan camorristico dei Moccia, operante nel controllo degli affari illeciti ad Afragola e con tentacoli anche a Casoria e Arzano, nell’hinterland a nord di Napoli.

l provvedimento è stato emesso dopo la sentenza di primo grado che ha colpito i sette con pesanti condanne per estorsioni, esercizio abusivo di attività finanziaria, riciclaggio e reimpiego di beni.

Gli arrestati sono: Raffaele Bencivenga, Giustino De Rosa, Pietro Iodice, Antonio Pezzella, Gennaro Piscitelli, Antonio Puzio e Giuseppe Puzio.

Nel corso delle indagini si sono delineati i loro ruoli all’interno del clan: Iodice è ritenuto il promotore e organizzatore delle estorsioni a titolari di imprese ed esercizi commerciali per conto del gruppo. Bencivenga, il gestore di un garage trasformato in base operativa, è stato inquadrato come promotore, organizzatore e direttore delle attività illecite e insieme al fratello si occupava anche della contabilità del clan, compreso il sostegno economico agli associati, sia liberi che detenuti, nonché del pagamento dei difensori.

Gli altri arrestati partecipavano alle varie attività criminali e, in particolare, alle estorsioni ai danni di titolari di esercizi commerciali e imprese della zona.