Napoli, blitz contro la Camorra: più di 30 arresti in clan Sequino e Vastarella

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I carabinieri e la polizia sono stati impegnati questa mattina all’alba nell’esecuzione di numerose ordinanze di custodia cautelare in carcere nell’ambito di tre diverse indagini sulla criminalità organizzata.

Tutte indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli.

L’operazione più imponente, in termini di numeri, è stata messa a segno nel cuore di Napoli. Nella Sanità.

Una trentina di persone, riconducibili al clan Sequino, sono state tratte in arresto con le accuse, contestate a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, porto abusivo di armi e spaccio di stupefacenti.
Tutti i reati sono aggravati da finalità e metodo mafiosi.

Ai vertici del clan sarebbero rimasti Salvatore e Nicola Sequino, che avrebbero continuato a dare ordini dal carcere.

Tra le persone raggiunte dalla nuova ordinanza di custodia cautelare ci sono diversi parenti dei due boss detenuti. C’è Sonia Esposito, moglie del boss Salvatore Sequino: alla donna è contestato il reato di ricettazione aggravato dalla matrice camorristica.

Misura di custodia cautelare in carcere anche per il 28enne Giovanni Sequino, nipote del boss, che nell’ottobre del 2016 è rimasto vittima di un agguato nel rione Sanità a Napoli.

Sequino fu colpito all’addome e a un braccio.

Contestualmente gli agenti della Squadra Mobile di Napoli hanno tratto in arresto tre esponenti del clan Vastarella, cosca rivale ai Sequino: agli indagati sono stati contestati i reati di camorra, droga e il tentato omicidio di Giovanni Sequino.

L’ultima operazione contro i clan è stata messa a segno nell’area a nord di Napoli, ad eseguirla sono stati i carabinieri di Castello di Cisterna: eseguiti 7 arresti per traffico di sostanze stupefacenti con l’aggravante di aver agito in nome e per conto degli Amato-Pagano. Gli indagati complessivamente sono 21.