Alla fine, dopo averci riflettuto un po’, don Franco Rapullino, parroco napoletano di Santa Maria della Neve, ha ascoltato più le ragioni dei fedeli che chiedevano la riapertura della loro chiesa dichiarata inagibile dal Comune, che quelle del suo avvocato che lo implorava di non farlo. E così il prete diventato famoso a Napoli per il suo fuijtevenne (fuggite, ndr), con cui negli anni ’90 invito’ i giovani a scappare dalla camorra, ha accolto “come nelle catacombe” una cinquantina di fedeli nella chiesetta del ‘500 il cui ingresso principale da alcuni giorni e’ sbarrato con i sigilli ma che resta accessibile da una porticina laterale.
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