Truffe nei concorsi per l’esercito, 15 arresti a Napoli

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E’ stato un ragazzo a denunciare e far arrestare 15 persone facenti parte di un’organizzazione, con all’interno un generale dell’esercito in pensione, che riusciva a truccare i concorsi per entrare nell’esercito e nella polizia insegnando ai partecipanti come aggirare l’algoritmo dei test di accesso. Al giovane, un componente dell’organizzazione, a cui vengono contestati reati che vanno dall’associazione a delinquere finalizzata alla rivelazione di segreti d’ufficio truffa e ricettazione, era stato proposto il pagamento di 15mila euro per accedere alla scuola di formazione finita al centro dell’indagine coordinata dalla procura di Napoli, ma ha deciso di denunciare. Coinvolti nell’indagine, oltre al generale in pensione, Luigi Masiello, candidato alle ultime elezioni comunali del capoluogo campano, altri militari, tra cui un colonnello a riposo, un ex ispettore della Guardia di finanza e un membro della capitaneria di porto. Alcuni di questi concorsi, del 2016, sono stati annullati. Si tratta di quelli per entrare nelle forze di polizia. Mentre i concorsi militari, che consentivano ai vincitori però di poter accedere nelle fila di polizia e polizia penitenziaria dopo 4 anni nell’esercito, hanno visto 50 vincitori. Di questi 50, che avevano appreso il trucco per aggirare l’algoritmo dei test, 43 sono entrati nell’esercito, 5 in aeronautica militare e 3 nella marina. Altri dettagli li ha forniti il generale della guardia di finanza, Gianluigi D’alfonso